Lo statuto originario del Club Alpino Italiano, datato 1863, all'articolo 2, riporta inequivocabilmente gli obiettivi e le finalita' del Club: "Il Club Alpino ha per iscopo di far conoscere le montagne, piu' precisamente le italiane, e di agevolarvi le escursioni, le salite e le esplorazioni scientifiche". Il desiderio di Quintino Sella di scoprire e di far conoscere e' ancora attuale nel CAI, come afferma il vicepresidente A. Salsa:. "La sfida vera consiste nel saper reinterpretare, alla luce dei mutamenti socio-culturali odierni cio' che di immutabile possiede il valore montagna, sia come libro aperto della natura che come metafora della vita."
Diverse sono oggi le interpretazioni dell'alpinismo (esplorazione, ritorno alla natura, ricerca del bello, piacere fisico e mentale, sport), e il CAI si impegna in diversi ambiti: nel gestire i rifugi, nell'organizzare corsi di alpinismo, nella ricerca scientifica, nell'educazione ambientale, nella manutenzione dei sentieri, nel comunicare e promuovere la cultura alpina e nell'agevolare la frequentazione diretta della montagna. Ma sempre conservando lo spirito di un tempo, coniugando professionalita' e volontariato, riscoprendo la funzione simbolica della montagna il cui slancio verticale rappresenta la via verso il cielo e permette all'uomo di concretizzare l'innata sete di elevazione.
In questo contesto si inserisce anche l'attivita' della Sezione di Saronno, con i suoi programmi e con le iniziative che - di anno in anno - hanno aiutato i Saronnesi (e non solo) ad avvicinarsi e a frequentare la montagna.